Mappa del parco

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Il complesso della villa e della cascina si trova all’estremità nord del comune di Sesto, vicino all'antica strada per Monza e al fiume Lambro.

L’organismo è costituito da più edifici, con forme e funzioni differenti, e numerosi cortili, collegati tra loro da androni e passaggi coperti.

Mappa per localizzare l'area di Villa Pelucca
Mappa per localizzare l'area di Villa Pelucca

Dell’antica località si ha notizia a partire dal XII secolo. Le notizie riguardano in realtà la costruzione e i passaggi di proprietà della villa padronale, fatta costruire dai nobili Pelucchi verso il 1180. 

In Lombardia tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500 si assiste a una progressiva differenziazione tra il castello e la residenza di campagna. Nella nostra area, questo processo si conclude con il sorgere di vere e proprie ville-cascine situate a breve distanza da Milano, e questa villa ne è uno dei primi esempi. 

La Pelucca si presenta come autentica villa per la presenza di una sala di rappresentanza e di una vasta decorazione pittorica. E il duplice ruolo della villa, coltivazione della terra e prestigio sociale del proprietario, è testimoniato dal tema dominante degli affreschi: la terra, come fonte inesauribile di ricchezza e felicità. Per gli affreschi, intorno al 1520 i proprietari – i Rabia, nobili monzesi – chiamarono Bernardino Luini.


Foto storica di cascina Pelucca
Foto storica di cascina Pelucca

Agli inizi dell’’800 la villa passò a Eugenio Beauharnais, viceré del Regno italico. Nel 1806 venne alzata di un piano e rimessa a nuovo. Il viceré riservò a suo uso l'appartamento affrescato e modificò il corpo principale secondo il gusto neoclassico. Alla scala esterna se ne aggiunse una interna, sotto il porticato che unisce le due corti. Tutto intorno si moltiplicarono le stalle per allevare i cavalli. 

La proprietà passò di mano più volte. Infine il Comune di Sesto l’ha acquistata e ne ha fatto una casa di riposo. Degli antichi splendori, sono ancora visibili parti affrescate dei muri esterni, le decorazioni sottogronda e le cassonature lignee.

La piccola cappella è l'unico locale della villa rimasto relativamente intatto. Gli affreschi, originariamente distribuiti in quattro locali, furono staccati e ora sono custoditi nella Pinacoteca di Brera. Nella cappella è rimasta solo la sinopia di "Santa Caterina portata dagli Angeli sul Monte Sinai".

Cortile di villa Pelucca
Cortile di villa Pelucca

L’edificio principale è dunque la villa rinascimentale. Questa villa è completata da costruzioni rurali prive di una tipologia unitaria, sorte in epoche differenti per assecondare le necessità della produzione: stalle, magazzini, residenze per i lavoratori agricoli. Gli edifici, a corpo allungato, compatto o ad a L, delimitano corti con forme diverse, su cui si affaccia la lunga serie di porte che danno accesso alle abitazioni.

Gli edifici rurali sono semplici, realizzati con materiali di scarso pregio, con strutture verticali in muratura e orizzontali in legno. Gli edifici sono generalmente bassi perché hanno fondamenta poco profonde.

Davanti all’ingresso delle corti, sul muro maestro, tra le finestre delle abitazioni, si trova una immagine votiva.

Immagine votiva della Madonna su una parete
Immagine votiva della Madonna su una parete

L’attività agricola legata alla cascina doveva essere rilevante, soprattutto per l’allevamento dei cavalli. Alle strutture abitative apparteneva anche un grande forno per cuocere il pane, che si trovava nel cortile principale.